Abstract del Laboratorio

Fluidodinamica degli spazi online e offline: come lo spazio virtuale influenza oggi lo spazio reale. Se in alcuni ambiti, come ad esempio nel campo del retail, il rapporto tra online e offline, tra spazio fisico e virtuale, ha raggiunto un alto livello di maturità passando da un approccio multicanale ad uno omnicanale, in altri contesti si iniziano oggi ad indagare le ricadute di un’offerta sempre più importante di spazi virtuali nella progettazione di ambienti interni collettivi. L’emergenza Covid-19 ha infatti accelerato un processo già in atto, evidenziando come alcune attività legate al mondo del lavoro, dell’ospitalità, dello sport, della cultura e dell’educazione possano essere svolte in forma virtuale modificando di conseguenza i luoghi fisici pensati per accogliere tali funzioni. Il corso si pone come obiettivo l’esplorazione di nuovi format di spazi per la collettività ripensati attraverso l’integrazione tra i diversi canali comunicativi per creare un’esperienza fluida tra spazio reale e spazio virtuale. Agli studenti verrà chiesto di progettare uno spazio fisico collettivo considerando come l’utilizzo di soluzioni virtuali possa modificare le esigenze degli utilizzatori finali rispetto all’ambiente off-line.

Snodo2021-10-16T13:35:58+00:00

Project Description

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Snodo

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Insegnamento: Contest Design Studio

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Anno Accademico: 2020/2021

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Docenti: Giulia Gerosa, Antonella Dedini, Barbara Del Curto, Massimo Reccanello

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Cultore della materia: Francesco Cagliani, Giulia Lassandro, Alessandro Scotti

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Partner: /

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Studenti: Eleonora Alpago, Francesco Pucciani, Dario Scarselli

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L’ex Ampliamento San Cristoforo riceve un nuovo respiro con la proposta progettuale Snodo. Il nome stesso del progetto indica un punto cruciale per la nascita di incontri e l’aggregazione di idee molteplici. Situato nella periferia sud della città di Milano e abbandonato da ormai circa quaranta anni, è stato cercato un modo per poter condurre il San Cristoforo in un nuovo terreno fertile. L’edificio diventa dunque un fulcro per le zone limitrofe di Giambellino, Ronchetto sul Naviglio, Corsico. L’architettura stessa offre tre torri lungo il suo asse longitudinale: sono i tre nodi di collegamento verticale che vanno a contrastare la forte linearità orizzontale. Sono presenti tre livelli calpestabili con funzioni ben diverse, ma connesse tra loro. Al livello 0 sono presenti delle residenze temporanee ed un’area ristoro, al livello 1 invece, è presente una galleria d’arte, mentre il livello 2 si presenta come una galleria a cielo aperto, accessibile anche grazie a delle rampe laterali, che enfatizzano l’idea di snodo. La soluzione progettuale presenta grandi rotture verticali nei solai e nelle solette, amplificando le connessioni all’interno di Snodo. Molteplici sono i passaggi, i corridoi, i traguardi visivi, al fine di raccogliere, collegare ed unire i vari spazi. I tre livelli che si susseguono rastremandosi verso l’alto terminano con una terrazza, la quale diventa una vedetta sulla città, un luogo dal quale è possibile notare, cercare punti di riferimento. La dimensione virtuale accompagna le funzioni di ogni singolo piano, ma in modalità remota nel caso in cui se ne presentasse la necessità. Snodo è un luogo dove accoglienza, arte e paesaggio trovano equilibri.

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