Come per l’edizione del Final Symposium 2018, tutti gli studenti del primo anno sono stati chiamati a un simposio finale per sigillare un anno di lavoro fatto da progettazione e ricerca. Gli studenti hanno proposto una riflessione personale attraverso un’iconografia, corredata da parole chiave e un breve pensiero testuale, sul tema lanciato durante Ouverture 2018 per un confronto corale e pubblico e in completa libertà di espressione.
Le 130 immagini concettuali di 30×30 cm, raccolte in una sorta di grande affresco di idee, ovvero una parete composta da pixel fatta di copertine creative, hanno costituito lo sfondo scenografico come base teorica per il successivo anno accademico.

La seconda edizione, dal titolo “Timespace – Next stop: STOP!”, è stata un’occasione per esaminare il rapporto tra TEMPO e SPAZIO, con particolare attenzione al tema di “l’intervallo perduto” (Dorfles, 2006), che oggi definisce, nella sua diversa esegesi, una delle maggiori sfide interpretative per la progettazione degli spazi. Il XXI secolo deve necessariamente confrontare il design delle forme spaziali, esercitato tramite la tradizione del progetto, con nuove forme di design del tempo fatte di simultaneità e ubiquità e in grado di contendere e gestire i diversi tempi della vita.