Alla fine del primo anno degli studi del Master in Interior and Spatial Design (AA 2017/18) – lanciato nell’ottobre 2017 con l’evento Ouverture: Timespace – Cronotopi Design – tutti gli studenti del primo anno sono stati chiamati a un simposio finale per sigillare un anno di lavoro fatto da progettazione e ricerca. Gli studenti hanno proposto una riflessione personale attraverso un’iconografia, corredata da parole chiave e un breve pensiero testuale, sul tema lanciato durante Ouverture 2017 per un confronto corale e pubblico e in completa libertà di espressione.
Le 130 immagini concettuali di 30×30 cm, raccolte in una sorta di grande affresco di idee, ovvero una parete composta da pixel fatta di copertine creative, hanno costituito lo sfondo scenografico come base teorica per il successivo anno accademico.

Tema dell’edizione 2017 è stato il rapporto tra tempo e spazio: Timespace – Cronotopi Design.
La relazione tra TEMPO e SPAZIO definisce oggi nelle sue diverse esegesi una delle maggiori sfide interpretative per il progetto degli spazi che devono essere in grado di contendere e gestire i diversi tempi dell’abitare. Il XXI secolo deve, infatti, necessariamente mettere a confronto la progettazione delle forme dello spazio, a cui la tradizione del progetto ci ha allenato, con nuove forme di progettazione del tempo, fatto di simultaneità e ubiquità.

All’evento sono intervenuti, tra gli altri, Andrea Branzi, Michele De Lucchi, Markus Jatsch, Stefano Mirti, Alessandro Papetti e Medhat Shafik.